storia
COME E QUANDO SIAMO DIVENTATI ANALISTI DEL COMPORTAMENTO
L’inizio della Storia dell’Analisi del Comportamento in Italia risale alla seconda metà degli anni ’60, quando un giovane studioso brasiliano di origini italiane, Isaia Pessotti, che era già stato in Italia qualche anno prima con una borsa di studio, torna nel nostro paese, questa volta per scappare dalla dittatura militare, e approda all’Istituto di Psicologia del Comune e dell’Università di Milano diretto da Marcello Cesa Bianchi. La sede dell’Istituto in quegli anni era al primo piano del Pirellone, l’attuale sede della regione, e si trasferirà, da lì a poco, nei Giardini della Guastalla in via Francesco Sforza, dove rimarrà fin quasi al 2000. È in questi locali che avvengono i primi esperimenti con animali, grazie all’entusiasmo e all’abilità di Isaia che costruisce con le proprie mani le prime Skinner box e altri apparati sperimentali, mettendo in piedi un rudimentale laboratorio di psicologia animale e superando non poche difficoltà, talvolta con ingegnose soluzioni “all’italiana”. Nel 1970 viene pubblicato il suo volume Introduzione allo studio del comportamento operante.

Pessotti nel 2007, quando è tornato a trovarci all'ASCCO
Pessotti era arrivato, diciamo per caso, all’Analisi del Comportamento, essendosi occupato in primo luogo di percezione e filmografia. Per caso fino a un certo punto, perché il Brasile era la nazione che Fred Keller (1899-1995) aveva visitato a lungo e in cui aveva tenuto numerose lezioni e seminari che avevano prodotto una larga diffusione delle idee comportamentiste in quel Paese. Fred Keller, poco più anziano di Skinner (1904-1990) e suo collega universitario ai tempi di Indiana University (entrambi sarebbero stati poi chiamati alle prestigiose università Columbia e Harvard), ebbe un’enorme influenza nello sviluppo di una tecnologia didattica basata sui principi del condizionamento operante e sulle leggi dell’apprendimento. Fondamentale il libro scritto nel 1950 con Nat Schoenfield Principles of behavior su cui ha (abbiamo) studiato più di una generazione di analisti comportamentali.

Palermo, 1994. F. Keller con F. Lowe
L’influenza di Keller è riconoscibile anche sul gruppo italiano di comportamentisti che si sarebbe sviluppato nel decennio successivo. L’occasione per coaugularlo è il Congresso organizzato nel 1972 da Ettore Caracciolo presso il Centro Europeo dell'Educazione di Villa Falconieri a Frascati. Il convegno internazionale "Recenti Sviluppi nella Psicologia dell'Apprendimento" vede una delle più vaste e qualificate presenze in Italia di studiosi dell'apprendimento ad orientamento comportamentista e non, che hanno dato fondamentali contibuti alla Psicologia come Scienza, in generale, e alle sue applicazioni in tutti gli ambiti clinici e didattici: H.J. Eysenck, Fred Keller, Gregory Kimble, Barbel Inhelder, Victor Meyer, Jean-Francois Le Ny, Joseph Nuttin, Pierre e Geneviève Oléron, Isaia Pessotti, Leo Postman, Marc Richelle, Marcello Cesa-Bianchi, Anna Longoni, Luigi Meschieri, Luigi Gozzer, Luigi Valzelli.

A seguito di queste sollecitazioni un gruppo di persone si ritrova periodicamente alle riunioni settimanali delll'internato dell'Istituto di Psicologia della Facoltà Medica di Milano e si riunisce attorno alla figura di Ettore Caracciolo; il gruppo inizia a sviluppare tematiche teoriche dell'analisi del comportamento e applicazioni con particolare riferimento al campo dell'educazione normale e speciale.

Anche all’Università di Padova si sviluppa un notevole interesse nei confronti di quella che viene chiamata "Analisi e Modificazione del Comportamento". Nel 1975 per iniziativa di Paolo Meazzini, Salvatore Soresi, Ezio Sanavio si cominciano a organizzare stage formativi residenziali (Varallo Sesia, Saint Pierre) in cui vengono presentate e discusse varie applicazioni della behavior modification. Nel 1977, all'interno del XVII Congresso della Società Italiana di Psicologia (SIPs) che ha luogo a Viareggio, vi è per la prima volta una sessione sulla psicologia ad orientamento comportamentale, presieduta da Virgilio Lazzeroni, lo studioso che per la prima volta in Italia aveva introdotto il termine studio del comportamento come oggetto della psicologia.

Nel frattempo nel 1975 parte del gruppo dell’internato di Milano si spostava all’Università di Messina, dove Ettore Caracciolo aveva vinto la cattedra di ordinario.
Alla fine del 1977 viene fondata a Verona l'Associazione di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC). Come primo presidente viene eletto Roberto Anchisi, cui succedono Paolo Meazzini, Gian Franco Goldwurm, Paolo Moderato, Ezio Sanavio, e altri fino ai giorni nostri.

Nel febbraio 1978 si tiene a Taormina il Meeting Internazionale organizzato dall'Università di Messina - "La psicologia dell'apprendimento e la modificazione del comportamento nel trattamento educativo di bambini svantaggiati" cui partecipano tutti gli studiosi che in modo diretto o indiretto hanno appena dato vita all'associazione: Roberto Anchisi, Beatrice Bauer, Ettore Caracciolo, Cesare Cornoldi, Aldo Galeazzi, Paolo Meazzini, Paolo Moderato, Luigi Pedrabissi, Silvia Perini, Francesco Rovetto e Salvatore Soresi. Nel giugno dello stesso anno il Lido di Venezia ospita un altro importante congresso internazionale "L'Apprendimento: teoria, sperimentazione, applicazioni in ambito clinico, scolastico, comunitario" che vede la partecipazione, oltre che degli italiani appena citati di molti esponenti del comportamentismo internazionale: H.J. Eysenck, Daniel K. e Susan O' Leary, S. Rachman, Arthur Staats, Travis Thompson. A seguire nel tempo ogni congresso dell’Associazione, a partire da quello di Roma nel 1980, diventa occasione per ricevere e ascoltare numerosi ospiti stranieri che avrebbero contribuito alla crescita del gruppo italiano.

È da sottolineare come le radici italiane fossero prettamente fondate su un terreno applicativo, vuoi sul versante educativo, vuoi su quello clinico. I congressi AIAMC di fatto riflettevano e continuano a riflettere queste due anime, frutto dell’interesse crescente che c’era in Italia per gli aspetti applicativi più innovativi. Le condizioni della formazione universitaria, la penuria cronica di fondi e le difficoltà della ricerca in generale in Italia, hanno impedito negli anni lo sviluppo di una cultura sperimentale di base, quella più legata alla sperimentazione animale, che peraltro era stata la scintilla primigenia con Isaia Pessotti dieci anni prima.

Liegi, 1983. Dall'alto: G. Presti, F. Pergolizzi, B.F. Skinner; C. Catania, P. Moderato
Per la crescita scientifica del gruppo che si stava sviluppando e ampliando attorno all’Istituto di Psicologia dell’Università di Messina, e orientato all’applicazione dei principi della BA all’educazione speciale – va ricordato che dal 1977 era partito il progetto di inserimento dei bambini con disabilità nelle classi normali - una tappa fondamentale è stata la partecipazione, nel luglio 1983, al "I European Meeting on the Experimental Analysis of Behavior", organizzato a Liegi da Marc Richelle. In quella sede avviene il contatto con le ricerche di base e con quella che in quel momento era la punta più avanzata del pensiero comportamentista. Al congresso di Liegi partecipano, infatti, analisti del comportamento provenienti da tutto il mondo, a cominciare dallo stesso B.F. Skinner, e poi L.V. Baker, Derek Blackman, Arne Brekstad, Charles Catania, Steve Hayes, Carmen Luciano, Fergus Lowe, Linda Parrott Hayes, Ullin Place, Emilio Ribes, Roberto Ruiz, Terje Sagvolden, Phil Hineline. Il gruppo dei relatori italiani è costituito dal nucleo dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Messina (Caracciolo, Moderato, Perini e collaboratori). Un giovanissimo Presti (21 anni) presenta, a nome di tutto il gruppo davanti a un audience molto qualificata, Skinner e gli altri illustri ospiti, una relazione sulla recente storia e lo stato dell’arte dell’analisi del comportamento nel nostro Paese. Durante quel convegno si stabiliscono con molti ricercatori stranieri una serie di rapporti di amicizia e collaborazione, che durano ancora oggi, e che negli anni successivi hanno portato a scambi culturali, pubblicazioni e ricerche comuni.

Acireale, 1982. S. Bijou, P. Moderato, G. Presti
Nella primavera del 1982 e nell'autunno 1983 uno dei padri fondatori dell’Applied Behavior Analys che quest’anno ha compiuto cent’anni, Sidney W. Bijou, (1908-), è ospite in Sicilia di due convegni e tiene una serie di seminari di formazione agli interni dell’Istituto di Psicologia di Messina. È l’inizio di una collaborazione di lungo termine che ha contributo a fare nascere negli anni successivi esperienze di ricerca, nuove strategie di intervento nel ritardo dello sviluppo cognitivo e nell’autismo, e strumenti di valutazione diagnostica.

Altra tappa formativa è stata il piccolo (per numero di partecipanti), ma intenso (6 giorni di lavoro che si protraeva anche alla sera davanti a qualche birra) e altamente qualificato convegno che si tiene nel 1986 in una piccola località termale tedesca, Bad Kreuznach. Al primo “Summer Institute on Verbal Relations” partecipano la maggior parte dei ricercatori che stavano conducevano pioneristicamente le ricerche sul comportamento umano e sul ruolo del linguaggio nel Verbally Governed Behavior, e che decidono di confrontarsi in modo diretto e interattivo in tempo reale – senza i filtri delle riviste e i cerimoniali congressuali. Alcune di quelle ricerche danno poi origine, vent’anni dopo, all’Acceptance and Committment Therapy, in clinica, e ai programmi applicativi di sviluppo del linguaggio nei bambini autistici, talvolta impropriamente noti in Italia come Verbal Behavior, derivati dall’approccio skinneriano e postskinneriano al linguaggio. A questo appuntamento partecipano meno di 30 persone che, attorno a un tavolo, discutono nelle varie sessioni una relazione presentata di volta in volta da ciascuno a turno. È in questa occasione che Steve Hayes presenta per la prima volta la versione iniziale della sua analisi post-skinneriana del linguaggio che prenderà, di lì a poco, il nome di Relational Frame Theory. I nomi dell’elenco dei presenti risulteranno familiari a chi legge abitualmente gli articoli scientifici pubblicati sul Journal of the Experimental Analysis of Behavior (JEAB) o altre riviste a orientamento comportamentista come Psychological Record, o The Behavior Analyst, o scorrendo l’elenco dei presidenti dell’Association for Behavior Analysis: Steve Hayes, Linda Parrott Hayes, Phil Chase, Ullin T Place, Phil Hineline, Jack Marr, Hayne Reese, Kurt Saltzinger, Paul Andronis, Julie Vargas Skinner, Robert Palmer, Margaret Vaughan, Emilio Ribes Inesta, T.V. Joe Layng. Unico italiano: Paolo Moderato, che con il coraggio e l’incoscienza dei trent’anni aveva accettato di misurarsi con questi nomi.

Questi contatti si sono sviluppati poi in un raccordo con il gruppo europeo che tradizionalmente si riunisce in Gran Bretagna, nella settimana precedente la Pasqua. Questi incontri vengono organizzati dal gruppo che fa capo a Fergus Lowe al Dipartimento di Psicologia della North Wales University a Bangor (UK). Al congresso di Manchester del 1987 il gruppo di ricerca di Paolo Moderato discute, per la prima volta in ambito internazionale, i risultati delle ricerche di base sul comportamento governato da regole. Anche questo appuntamento annuale del periodo pasquale diventa un punto di riferimento per il gruppo italiano per intensificare rapporti scientifici e di amicizia con studiosi e ricercatori stranieri. Nel 1988 a Cambridge, Steve Hayes presenta una spiegazione della Rule Governance e delle Classi di Equivalenza servendosi di una versione più articolata e completa della Relational Frame Theory cui segue un acceso dibattito fra i partecipanti, Charles Catania, Fergus Lowe, Ullin Place e Lanny Fields in testa, prodroma del vivace dibattito, che ancora perdura, degli anni successivi.

Liegi, 1988. P. Moderato
Nel luglio 1988 Marc Richelle organizza ancora a Liegi il “II European Meeting on the Experimental Analysis of Behavior” che diventa così l'appuntamento periodico europeo di maggior importanza per gli analisti del comportamento che operano in Europa e che possono confrontarsi con prestigiosi colleghi d'oltreoceano: tra questi Charles Catania, Philip Hineline, H.S. Pennypaker, Morris Sidman, Emilio Ribes, Roberto Ruiz, Joao Claudio Todorov. Il gruppo dei relatori italiani è rappresentato da Caracciolo, Moderato, Perini e collaboratori. In quella sede congressuale fu possibile apprezzare il progressivo ampliamento degli studi sul comportamento umano. Il solco tracciato da Skinner alla ricerca sperimentale animale, da cui derivare principi generali validi per il comportamento umano, cominciava ad ampliarsi.
Nel 1989, a seguito di una borsa di studio del CNR, Presti trascorre un semestre di studio e ricerca presso l’Università del Maryland, Baltimore county, dove lavorano C. A. Catania, E. Shimoff e D. Matthews, un trio di ricercatori che negli anni ’80 hanno pubblicato ricerche seminali per la spiegazione del comportamento governato da regolee per l’analisi operante dei processi cognitivi. È l’occasione per entrare in contatto con il Kennedy Krieger Center della Johns Hopkins University e con i programmi di analisi comportamentale applicata all’autismo e alle gravi disabilità diretti da M. Cataldo.

Il 1990 è un altro anno miliare nel processo di formazione e approfondimento scientifico. Phil Chase, docente a West Virginia University dove c’è un forte programma di analisi del comportamento sia sperimentale che applicata, trascorre il suo sabbatico a Palermo, alla cui Università si era trasferito Paolo Moderato, vincitore di Cattedra da ordinario. Inizia un lungo lavoro di ricerca e riflessioni scientifiche - Moderato ricambierà due anni dopo la visita a Morgantown alla West Virginia University- che porteranno, alcuni anni più tardi, alla pubblicazione del volume “Pensieri, parole e comportamento” di Moderato, Presti, Chase, un’analisi comportamentale del linguaggio e dei processi cognitivi.

Guadalajara, 1992. In alto: Moreno, M. Richelle, E. Ribes, P. Moderato: la fondazione di Acta Comportamentalia. In basso: P. Moderato, M. Sidman
Nel 1992 l'AIAMC cambia il suo statuto e la sua denominazione diventando Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e di Terapia Comportamentale e Cognitiva. Nello stesso anno l'European Association for Behavior Therapy aggiunge alla sua denominazione il termine Cognitive e diventa EABCT. Questi episodi rimarcano, se ce ne fosse ancora bisogno, l’allontanamento dal laboratorio della ricerca di base e la focalizzazione su temi squisitamente clinici.
Nello stesso anno, grazie al contributo dell'Università di Guadalajara, nasce la rivista Acta Comportamentalia. Rivista latina di analisi del comportamento, edita da Emilio Ribes e co-edita, rispettivamente per ogni lingua ufficiale della rivista, da Maria Amelia Matos, Paolo Moderato, Rafael Moreno, Marc Richelle. La rivista viene presentata nel corso del I Congresso Internazionale sul Comportamentismo che ha luogo a Guadalajara (Mexico). Viene avviato un ciclo di convegni organizzati da Peter Harem, recentemente scomparso, e Emilio Ribes Inesta che, con cadenza biennale, vede un gruppo crescente di qualificati studiosi riunirsi in diverse parti del mondo per discutere, con tempi più vicini alla “meditazione” che non ai ritmi serrati dei mega congressi, dei risultati delle ricerche di punta nell’ambito del comportamento umano. Altra caratteristica saliente è data dall’interdisciplinarietà: Peter Harzem ha, nel corso degli anni, coltivato il dibattito con studiosi non necessariamente di matrice comportamentista, stimolando la cross-fertilizzazione delle idee fra diversi campi.

Palermo, 1994. In alto: P. Chase, P. Harzem, F. Keller, P. Moderato, V. Russo, M. Sato, E. Ribes.
In basso: H. Reese, S. Bijou
Alla fine del congresso di Guadalajara, Emilio e Peter chiedono a Paolo Moderato se se la sentisse di organizzare il secondo appuntamento: con l’incoscienza dei quarant’anni la risposta non poteva che essere positiva. Nel 1994 il secondo Congresso Internazionale sul Comportamentismo viene organizzato a Palermo, appuntamento cui nessuno di coloro che negli anni precedenti era entrato in contatto col gruppo italiano vuole mancare. È l’ultima volta in cui Fred Keller, che ci avrebbe lasciato nella primavera successiva, tiene una relazione congressuale di cui tutti i partecipanti serbano commossa memoria. E gli “ascoltatori” sono studiosi di altissimo livello: Sid Bijou, Peter Harzem, Emilio Ribes, Masaya Sato, Hayne Reese, Phil Hineline, Phil Chase, Martha Pelaez, Ullin Place, Fergus Lowe, Pauline Horne, Linda Hayes, Carlos Bruner e Linda Acuna. Lo stupendo skyline di Mondello fa da cornice indimenticabile all’avvenimento, ma non si tratta del solito atteggiamento “spagetti sole e mandolino”: il rapporto con questi studiosi e ricercatori di fama è caratterizzato da profondo rispetto e umiltà, ma anche da spirito di indipendenza e ferma convinzione di non essere una colonia..

Un riconoscimento del ruolo e dell’apporto degli studiosi non statunitensi nella crescita scientifica e nella diffusione culturale dell’analisi sperimentale del comportamento si ha con l’elezione a presidente di Masaya Sato, primo non statunitense a ricoprire questo ruolo, e con il cambiamento del nome dell’associazione che diventa Association for Behavior Analysis – an International organization, abbreviata in ABAI.
Venezia, 2001. P. Chase, G. Presti, G. Novak, F. Pergolizzi, R. Gentile
Questo cambiamento viene celebrato con il primo congresso internazionale dell’ABAI al di fuori degli USA, che si tiene nel 2001 alla Fondazione Cini, sull’isola di S. Giorgio a Venezia. Al gruppo italiano dei già citati Moderato e Presti, che nel frattempo si è irrobustito viene chiesto di co-organizzare l’evento, nel corso del quale si gettano le basi per la costituzione di un’associazione europea di analisi del comportamento. Jack Marr, presidente in carica, pronuncia il suo Presidential address. Questi eventi si susseguono con cadenza biennale e diventano punto di riferimento per apprezzare lo sviluppo dell’Analisi del Comportamento in diversi Paesi e stimolare lo scambio scientifico in contesti culturalmente differenti da quello statunitense in cui ha avuto origine.

Nel 2002 la SABA (Society for the Advancement of Behavioral Studies) , durante il congresso ABAI di Toronto, conferisce a Paolo Moderato il SABA Award per i contributi scientifici dati al campo dell’analisi sperimentale del comportamento e l’impegno dimostrato nella diffusione dei suoi principi.

L’anno successivo, nel 2003, l’Università di Parma, dove Paolo Moderato si è spostato nel 1995, ospita il Convegno di fondazione della nascente associazione europea di analisi del comportamento (European Association for Behavior Analysis - EABA) cui partecipano studiosi del calibro di Gary Novak, Martha Pelaez Rodriguez, Charles Catania, Fergus Lowe, Jack Marr, Linda Hayes, Carol Pilgrim, allora presidente ABAI, Emilio Ribes, Peter Harzem, Carlos Aparecido, Mickey Keenan.

L’assenza di una realtà italiana che si collegasse storicamente a questa lunga esperienza scientifica e culturale e che potesse fungere da elemento coordinatore e da volano moltiplicatore delle diverse istanze della ricerca e delle sue applicazioni dà origine a una lunga riflessione che culmina con la decisione del gruppo di dare vita a un’associazione scientifica. I tempi sono maturi per far nascere IESCUM nell’autunno del 2004. La credibilità scientifica conquistata sul campo dai membri fondatori permette a questa giovane associazione di essere presto riconosciuta come Italian Chapter della Association for Behavior Analysis e di ricevere da questa un grant a sostegno delle sue attività. È a questa credibilità e formazione che tutti i membri del board BACB hanno fatto affidamento nel certificare il primo master italiano in Behavior Analysis di IESCUM. I primi passi di una storia tutta ancora da scrivere.

Paolo Moderato
Giovambattista Presti