Come e quando siamo diventati analisti del comportamento

L’inizio della Storia dell’Analisi del Comportamento in Italia risale alla seconda metà degli anni ’60, quando un giovane studioso brasiliano di origini italiane, Isaia Pessotti, che era già stato in Italia qualche anno prima con una borsa di studio, torna nel nostro paese, questa volta per scappare dalla dittatura militare, e approda all’Istituto di Psicologia del Comune e dell’Università di Milano diretto da Marcello Cesa Bianchi. La sede dell’Istituto in quegli anni era al primo piano del Pirellone, l’attuale sede della regione, e si trasferirà, da lì a poco, nei Giardini della Guastalla in via Francesco Sforza, dove rimarrà fin quasi al 2000. È in questi locali che avvengono i primi esperimenti con animali, grazie all’entusiasmo e all’abilità di Isaia che costruisce con le proprie mani le prime skinner box e altri apparati sperimentali, mettendo in piedi un rudimentale laboratorio di psicologia animale e superando non poche difficoltà, talvolta con ingegnose soluzioni “all’italiana”. Nel 1970 viene pubblicato il suo volume introduzione allo studio del comportamento operante.

Pessotti era arrivato, diciamo per caso, all’analisi del Comportamento, essendosi occupato in primo luogo di percezione e filmografia. Per caso fino a un certo punto, perché il Brasile era la nazione che Fred Keller (1899-1995) aveva visitato a lungo e in cui aveva tenuto numerose lezioni e seminari che avevano prodotto una larga diffusione delle idee comportamentiste in quel Paese. Fred Keller, poco più anziano di Skinner (1904-1990) e suo collega universitario ai tempi di Indiana University (entrambi sarebbero stati poi chiamati alle prestigiose università Columbia e Harvard), ebbe un’enorme influenza nello sviluppo di una tecnologia didattica basata sui principi del condizionamento operante e sulle leggi dell’apprendimento. fondamentale il libro scritto nel 1950 con nat Schoenfield Principles of behavior su cui ha (abbiamo) studiato più di una generazione di analisti comportamentali.

L’influenza di Keller è riconoscibile anche sul gruppo italiano di comportamentisti che si sarebbe sviluppato nel decennio successivo. l’occasione per coaugularlo è il Congresso organizzato nel 1972 da Ettore Caracciolo presso il Centro Europeo dell’Educazione di Villa Falconieri a Frascati. Il convegno internazionale “Recenti Sviluppi nella Psicologia dell’Apprendimento” vede una delle più vaste e qualificate presenze in Italia di studiosi dell’apprendimento ad orientamento comportamentista e non, che hanno dato fondamentali contibuti alla psicologia come scienza, in generale, e alle sue applicazioni in tutti gli ambiti clinici e didattici: h.J. Eysenck, fred Keller, Gregory Kimble, Barbel Inhelder, victor Meyer, Jean-Francois le Ny, Joseph Nuttin, Pierre e Geneviève Oléron, Isaia Pessotti, Leo Postman, Marc Richelle, Marcello Cesa-Bianchi, Anna Longoni, Luigi Meschieri, Luigi Gozzer, Luigi Valzelli.

A seguito di queste sollecitazioni un gruppo di persone si ritrova periodicamente alle riunioni settimanali dell’internato dell’Istituto di Psicologia della Facoltà Medica di Milano e si riunisce attorno alla figura di Ettore Caracciolo; il gruppo inizia a sviluppare tematiche teoriche dell’analisi del comportamento e applicazioni con particolare riferimento al campo dell’educazione normale e speciale.

Anche all’Università di Padova si sviluppa un notevole interesse nei confronti di quella che viene chiamata “Analisi e Modificazione del Comportamento”. Nel 1975 per iniziativa di Paolo Meazzini, Salvatore Soresi, Ezio Sanavio si cominciano a organizzare stage formativi residenziali (Varallo Sesia, Saint Pierre) in cui vengono presentate e discusse varie applicazioni della behavior modification. Nel 1977, all’interno del XVII Congresso della Società Italiana di Psicologia (SIPs) che ha luogo a Viareggio, vi è per la prima volta una sessione sulla psicologia ad orientamento comportamentale, presieduta da virgilio lazzeroni, lo studioso che per la prima volta in italia aveva introdotto il termine studio del comportamento come oggetto della psicologia.

Nel frattempo nel 1975 parte del gruppo dell’internato di Milano si spostava all’Università di Messina, dove Ettore Caracciolo aveva vinto la cattedra di ordinario.
Alla fine del 1977 viene fondata a Verona l’Associazione di Analisi e Modificazione del Comportamento (AIAMC). Come primo presidente viene eletto roberto anchisi, cui succedono paolo meazzini, gian franco goldwurm, paolo Moderato, Ezio Sanavio, e altri fino ai giorni nostri.

Nel febbraio 1978 si tiene a Taormina il Meeting Internazionale organizzato dall’Università di Messina – “La psicologia dell’apprendimento e la modificazione del comportamento nel trattamento educativo di bambini